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Cicatrici gonfie: come riconoscere e quali sono i rimedi efficaci per trattare le cicatrici ipertrofiche
Da Redazione
Dicembre 28, 2019
Cosa sono le cicatrici ipertrofiche? Esistono dei rimedi per trattarle e farle scomparire?
Le cicatrizzazione ipertrofica, il cui nome in gergo medico è Cheloide, è l’esito di un processo cicatriziale insolito: il tessuto epiteliale si presenta con un ipersviluppato strato di pelle rispetto alla normale cute.
Come riconoscere una cicatrice Ipertrofica
Riconoscere queste tipologie di cicatrici con cheloide non è difficile: si presentano come cicatrici gonfie, dure al tatto e rosse. Questo risultato si ha quando la fase cicatriziale ha terminato il suo ciclo, quindi generalmente dopo alcuni mesi.
Non tutti i tipi di cicatrici sono uguali e non tutte le cicatrici sfociano nell’ ipertrofia, ma con buona probabilità chi ne ha una potrà averne altre simili in caso di lesioni.
Nella sua fase iniziale la ferita ipertrofica è simile alle altre tipologia, ma presenta un colorito più rossastro. Nella seconda fase comincia a prodursi un quantitativo eccessivo di tessuto epiteliale, causato da un attacco da parte di batteri che ne compromettono l’azione anticorpale. Di conseguenza viene richiesta all’organismo una produzione maggiore, rispetto a quanto realmente ne servirebbe.
Questo tipo di lesione potrebbe causare disagi e rappresentare un problema a livello estetico, soprattutto se è posta in una parte del corpo in evidenza come il viso o le mani. La medicina estetica e quella ortopedica sono all’attiva ricerca di una soluzione sia dal punto di vista visivo che medico perché la ferita ipertrofica con cheloide, oltre ad essere antiestetica, può essere molto dolorosa soprattutto nei cambi stagione.
I rimedi per la cura della cheloide ipertrofica
Come da prassi, la cura di una cicatrice parte dal medicamento del taglio. Nel caso di un intervento o di un taglio profondo che richiede sutura, il medico chirurgo provvederà per primo ad applicare i punti o altri supporti per chiudere la ferita.
Dopo di che inizia la fase del recupero e della cura della cheloide: infatti molte cicatrici diventano ipertrofiche proprio a seguito di una scorretta medicazione, eseguita in maniera frettolosa e con poca attenzione.
La gestione è quindi affidata ad un medico chirurgo, che ne seguirà i processi di guarigione e ne confermerà la chiusura.
È proprio durante la fase di guarigione che possiamo iniziare a trattare la nostra cicatrice, cosicché non diventi ipertrofica ma soprattutto non si espanda o inspessisca.
E’ anche il momento ideale per iniziare trattamenti medico-estetici: infatti è dimostrato che trattare la ferita fin dall’inizio con l’ausilio di ultrasuoni o laser come nella laserterapia, aiuta molto a mantenere l’infiammazione ad un livello basso.
Di conseguenza si limita la risposta del corpo che tenderà invece a sovraccaricare di fibre di collagene la ferita. Questo porterà ad una guarigione migliore, abbassando il rischio di avere una cicatrice vistosa.
Quale trattamento posso utilizzare per togliere le cicatrici
Per curare l’aspetto di una cicatrice o tentare di eliminare i segni di una cheloide si può ricorrere a:
- la Laser-terapia;
- la crioterapia;
- ultrasuoni;
- pressoterapia o elasto-compressione;
- massaggi cicatriziali;
- radioterapia;
- trattamento chirurgico;
- gel in silicone;
- iniezioni intralesionali con cortisone;
- creme per cicatrici naturali e farmaceutiche.
Come possiamo vedere esistono svariati metodi per eliminare una cicatrice ipertrofica.
Tra tutti, il trattamento chirurgico è il metodo estremo al quale generalmente si ricorre, in quanto è molto dispendioso con un costo che parte dai 1000 euro fino ad arrivare a 10.000 euro. Bisogna ricordare poi che stiamo parlando comunque di un piccolo intervento e che esiste il rischio di peggiorare la situazione con una nuova cicatrice.
Come detto in precedenza, gli esperti consigliano la terapia mediante laser o ultrasuoni. Esistono però anche metodi meno invasivi ma ugualmente efficaci come i massaggi cicatriziali, la crioterapia e le pomate per cicatrici naturali o farmaceutiche. Per ottenere un risultato ottimale, è sempre meglio ascoltare il parere di un dermatologo o medico estetico.
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