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Riconoscere i tipi di cicatrici e come trattarle

Da Redazione

Ottobre 09, 2019

Riconoscere i tipi di cicatrici e come trattarle

Le cicatrici sono lesioni cutanee che insorgono a seguito di un intervento chirurgico oppure di una brutta caduta. Il tessuto cicatriziale si forma ogni qualvolta lo strato dell’epidermide viene interrotto.
In questo articolo vedremo come riconoscere i tipi di cicatrici e come trattarle con i giusti accorgimenti.

Si tende a pensare che una cicatrice compaia solo in caso di una ferita che provoca un solco profondo ma in realtà non è così. Può formarsi anche a causa di un taglio, di una scottatura oppure di una bolla da acne

Scopriamo qualcosa di più riguardo i diversi tipi di cicatrici e come trattarli.

Le differenze tra le varie tipologie di cicatrici

La cicatrizzazione della pelle a seguito di una ferita passa attraverso 3 step. Nei primi 5 giorni si è in presenza di una fase infiammatoria, nelle successive 3-5 settimane si passa alla fase proliferativa per poi terminare con la fase della maturazione che dura dai due anni o più. 

Le prime due sono le fasi più delicate, che devono essere supportate da un’adeguata terapia antibiotica e dalla totale assenza di esposizione solare

A seconda della ferita e del modo in cui si rimargina, possiamo individuare tre differenti tipi di cicatrici, ognuna caratterizzata da un particolare spessore e dimensione:

  • Cicatrice atrofica: cicatrice che presenta una lieve depressione rispetto al livello del derma circostante. E’ la tipologia più problematica poiché tende a riaprirsi con il tempo e ad infettarsi facilmente;
Cicatrice atrofica
  • Cicatrice cheloide: cicatrice particolare dove il tessuto cicatriziale continua ad espandersi anche al di fuori della zona del taglio;
cicatrice cheloide
  • Cheloide ipertrofica: La cicatrice ipertrofica rientrano nella categoria tutte quelle cicatrici gonfie, dove il tessuto fibroso è in eccesso e di conseguenza la cicatrice si presenta in rilievo.
cicatrice ipertrofica1

Nello specifico, le ultime due tipologie sono tipiche a seguito di interventi chirurgici.

Eliminare le cicatrici, è possibile?

Spesso i segni lasciati da un taglio o da una ferita possono essere sgradevoli da guardare e si tenta disperatamente di trovare un modo per eliminare le cicatrici. Ma è davvero possibile farle sparire del tutto? La risposta è una sola: no, non si possono eliminare le cicatrici in maniera definitiva. 

Quello che si può fare però è attenuare e migliorarne l’aspetto. 

Questo perchè il processo di riparazione cicatriziale è differente da paziente a paziente ed è influenzato da molti fattori. Ad esempio la genetica, l’età anagrafica, il tipo di pelle, lo stile di vita ma anche l’attività professionale e l’esposizione ai raggi solari.

Tutti questi aspetti, che sono diversi per ognuno di noi, non consentono ancora di trovare un unico metodo che garantisca il risultato per tutti.

Esistono però numerosi trattamenti e farmaci che possono aiutare notevolmente nel processo di risanazione del derma.

Trattamento con creme

Tra tutti, il gel a base di silicone è il più utilizzato. Che sia applicato tramite cerotti oppure creme, va distribuito sulla zona tramite un massaggio da replicare più volte al giorno.

Per chi invece vuole evitare farmaci, possono essere d’aiuto anche i rimedi naturali come gli oli essenziali e l’aloe vera, ma anche grazie alla bava di lumaca.

Trattamento con la microchirurgia estetica

In alternativa si può ricorrere a trattamenti di microchirurgia estetica. Il peeling, la dermoabrasione e i filler a base di acido ialuronico si sono rivelati dei preziosi alleati nel trattamento estetico delle cicatrici gonfie. Anche la crioterapia, basata su una reazione a freddo, ha avuto ottimi esiti.

Ma il rimedio chirurgico per eccellenza rimane il laser. Correlato da un trattamento di fototerapia come la luce pulsata, è in grado di rendere praticamente invisibile la cicatrice ad un’occhiata a prima vista. 

Consigliamo di rivolgersi al proprio medico di base ed eventualmente ad un dermatologo per decidere insieme la terapia da seguire.

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