Come funziona il tutore al ginocchio

Alcuni problemi o disturbi alle articolazioni richiedono l’utilizzo di strumenti in grado di agevolare i movimenti. Questo è l’obiettivo anche del tutore ginocchio.

Vero è che quando ne scegli uno devi tenere in considerazione le direttive impartite dall’ortopedico, ma è vero anche che ci sono dei consigli e dei suggerimenti che puoi seguire prima dell’acquisto. È facile infatti incappare in sciocchi errori che oltre a farti spendere di più potrebbero anche far tardare o compromettere la guarigione. Prima di analizzare tutto quello che bisogna sapere, è importante specificare che i tutori del ginocchio si scelgono a seconda di diversi elementi come il tipo di disturbo, il tipo di malattia e la funzione preservata. Detto ciò andiamo ad analizzare tutto quello che bisogna sapere su questo oggetto di fondamentale importanza per la propria guarigione.

Cosa sapere su struttura e materiale

In base al motivo per il quale indossiamo un tutore cambia anche struttura e materiale. Ad esempio esistono tutori per lo sport, diversi dai tutori per lavorare e diversi anche dai tutori chirurgici e da quelli post infortunio. È compito di chi ti consiglia di indossare il tutore farti capire quale scegliere e di che materiale deve essere fatto. Stesso discorso vale per la struttura.

A cosa serve il tutore

Prima dell’acquisto del tutore devi capire il motivo per cui hai bisogno di indossarlo. In genere il tutore ha l’obiettivo di prevenire altri infortuni, o di indirizzare il ginocchio verso la guarigione totale. I medici consigliano di indossarlo a seguito di un trauma, dopo un intervento chirurgico, in caso di rottura del menisco o di legamenti crociati, nonché in caso di rotula fratturata.

Volendo generalizzare il discorso, possiamo dire che i tutori al ginocchio aiutano a limitare i movimenti a prevenire il rischio infortuni. Al contempo servono per prevenire altre lesioni o per lenire eventuali spasmi e dolori. In molti casi tendono anche l’articolazione a temperatura protetta e permettono di non gravare troppo il peso della persona sul ginocchio lesionato. Così facendo riduci anche i movimenti che causano dolore.

Ogni patologia il suo tutore

In genere l’ortopedico induce a tenere il tutore se si soffre di artrosi o di infiammazione ai tendini. Idem in caso di fratture varie e scomposte, come quelle che si possono riportare alla tibia, ai condili, al femore o alla rotula. Ovviamente a seconda delle circostanze che richiedono la presenza del tutore sul ginocchio, il modello di quest’ultimo cambia. Sarà lo specialista nel momento in cui inizia la convalescenza o la riabilitazione a dire che tipologia scegliere e che modello comprare.

Come si portano i tutori

A questo punto non ti resta che capire come indossare i tutori, ebbene sì se vuoi che facciano effetto devi saperli anche tenere. Ad esempio l’ideale sarebbe mettere il tutore quando hai i muscoli della coscia a riposo.  È preferibile pertanto stare seduti o anche a letto quando lo metti su. Tieni sempre a mente quale sia il verso giusto, per he per anatomia il ginocchio è piu grande sopra che sotto, dunque essendo il tutore realizzato su misura per il ginocchio segui l’area più grande e falla scorrere verso l’alto. Le strisce di velcro devono essere belle strette (ma non troppo) per tenere il tutore bloccato; per cui se hai la possibilità quando lo inserisci sul ginocchio fatti aiutare da qualcuno.

Infine tieni sempre a mente il confort. Devi infatti sapere che il tutore è pensato per essere contenitivo per aderire bene al ginocchio e per non dare fastidio. Non va bene né tenerlo troppo stretto, né troppo largo altrimenti rischi che si possa addormentare la gamba e non permettere i movimenti.